Il calcetto, di sera, è - umanamente parlando - molto interessante. Oltre ad essere uno dei riti più frequenti nel panorama maschile italiano.
Non è tanto il momento "agonistico" la parte davvero interessante, quanto piuttosto i variegati post partita. Si è corso, chi più chi meno; è la fine di una stressante giornata lavorativa; la birra scorre. Vanno in questo modo a farsi benedire tutte le barriere, linguistiche, sociali, religiose eccetera. La lingua si scioglie, il cervello si annebbia quel tanto che basta, il volume della conversazione, inevitabilmente, s'innalza. Ciascuno parla dei cavolacci suoi, in uno spaventoso brain storming. Però, attenzione. Ogni tanto, senza neanche doversi sforzare più di tanto, si scova una perla.
Quella della settimana è senz'altro questa: "Il figlio della D'Amico è di Cairo". Prego?
Allora, innanzi tutto, facciamo un po' di ordine. Forse non tutti sanno che Urbano Cairo è il gemello di Cetto La Qualunque. Tanto per cominciare.
Secondo: stiamo scherzando? Cioè la D'Amico poteva avere Alessandro Moggi - lui si un bell'ometto, oltretutto di un'indiscutibile integrità morale - per procreare con Urbano Cairo, nome da Papa e cognome da galoppino di Berlusconi? Qui, direbbe un grande personaggio di un'altrettanto grande provincia, "qualcheduno è impazzito".
Va beh inchiniamoci all'ennesima ingiustizia. E auguri al piccolo mostriciattolo. Che fortunatamente è tutto sua madre.
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