venerdì 14 marzo 2014

Rangers Farigliano - New Team: le pagelle (del capitano)



E beccatevi la rima. Serata difficile per i nostri idoli, un risicato 6 a 5 che comunque esalta il gruppo. Già, il gruppo: solo 8 giocatori a disposizione di Mazzola, tra influenze, coppa Uefa e paura di infortunarsi che sfiora la codardìa. C'era il capitano che ha pure fatto le pagelle. Eccole.




Torta 6: ha grandi colpe sul 4° gol, ha un po' di sapone sui guanti ma il resto tutto nel normale. (Forse non è sapone, ndr)

Rossi 7,5 implacabile in marcatura, segna un gol con un missile di testa...e non giocava da 5 mesi. (Però ha continuato a drogarsi con regolarità, ndr)

Marengo 6 buono in difesa, sotto porta è preciso come un cieco nell'infilare un filo nell'ago, nel finale salva il risultato con un bel colpo di reni ma l'arbitro non capisce la prodezza è lo espelle. (Il colpo di reni in Uzbekistan è punito con la castrazione: considerati fortunato, ndr)

Meli 6 corre come un treno, prova anche qualche tiro al giro, si arrende solo quando deve ricorrere al respiratore artificiale. (Infatti oggi c'è sciopero, ndr)

Ciravegna F. 7 poco preciso nei passaggi ma quando parte palla al piede è devastante. (Non a caso è Ciravegna e non Miravegna, ndr)

Ciravegna D. 7 fa la boa in attacco segna dopo un azione da manuale del calcio e si prende la responsabilità di tirare il rigore. (E' di nuovo lui il Ciravegna più forte, ndr)

Chivu 6,5 sottotono, cerca l'elastico un centinaio di volte ma gli riesce solo in un paio di occasioni. (Ma suvvia, è ancora un ragazzo...un boy...George..., ndr)

Saitta 7 arriva in ritardo ma appena è in campo segna da 200 mt di distanza, solita grinta e qualità. (Perché fare tutto di fretta? Poteva tirare comodamente e direttamente da casa, ndr)

Mister Mazzola voto 8 Mazzola è la crasi di tre parole aramaiche: mats che in italiano si traduce con la prima persona singolare del verbo vincere; ot, un suffisso che significa "anche quando non c'è" (la t è poi caduta per il fenomeno della palatalizzazione; niente di serio, solo una leggera frattura al legno verde); lah significa "nessuno". "Vinco anche quando non c'è nessuno". Matsotlah era anche il nome di un dio greco: quello del trionfo.

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