giovedì 15 maggio 2014

New Team - Lequio Tanaro: le pagelle



Primo turno dei playoff scudetti. Ed è subito New Team: un perentorio 8-3 che li porta agli ottavi di finale. Si aspetta lunedì prossimo e la coppa del mercoledì successivo. Forza ragazzi.


Andrea "Cipo" Conterno voto 8. Sostituisce lo svogliato Peppi, mettendo la classe che conosciamo. Rischia pochino sui tentativi avversari, semmai sono i suoi compagni a metterlo in croce. Uno su tutti Ivan Costamagna che gli scaglia un dardo avvelenato a cui scampa miracolosamente. Nessuna responsabilità sui gol. Produttore di buonumore.

Dario Marengo voto 8. Il trottolino non è cliente facile. Darione allora ci mette il fisico imponente e il trottolino comincia a girare decisamente al largo. La difesa bianconera rischia pochissimo, anche perché la New Team gestisce molto bene il possesso palla. Il capitano può prendersi una giornata di relax e alternarsi con frequenza agli altri mastini in panchina. Dario goes to Hollywood.

Francesco Rossi voto 9. Più tranquillo rispetto a giovedì scorso, ma con la grinta di sempre (e un piede fratturato). Una "garra" che in qualcuno dei compagni provoca persino un principio di orgasmo. Roba da matti. Il 9 è frutto della lunga attesa nel post partita: il panino con salsiccia non arriva ma lui non si scompone più di tanto, nonostante le provocazioni dei dirimpettai e la punzecchiatura di Adri. E' tornato il placido Rouge. Sex pistol.

Enrico Meli voto 8. Dà sempre l'impressione di fare un tocco in più e voler sfidare la sorte. Al prez evidentemente piace il rischio e il brivido di sentirsi poi i costruttivi rimproveri di Ivan Costamagna. Sempre sul filo del rasoio, ma con una percentuale d'errore irrisoria. Quindi ha ragione lui. E Mazzola quando decide di dargli fiducia. Il doppio sfortunatamente non arriva. Ma attendiamo fiduciosi. Toretto.

Fabio Ciravegna voto 8,5. Questa volta non viene sepolto vivo dal portiere avversario. E' la solita serata in ufficio, con un Tommaso in più a fare da spettatore (urlante e anche parecchio). Dribbla, chiude, imposta e riparte con verve ('cause it's a bittersweet simphony, this life...), cercando con una certa qual insistenza la gloria personale. La trova, ma dimentica lo scopo per cui la stava cercando. I gol della bandiera avversaria sono un po' sul suo generoso groppone. Agrodolce.

Alessandro Saitta voto 9. Che staffilate dalla media! Missili aria-aria che non scendono mai e neanche danno l'impressione di essere partiti dal sintetico. Cuce e ricama, in continuo movimento, che è poi il segreto di cotanta tracotanza calcistica. Quasi illegale nel suo essere ovunque e capace di difendere e attaccare con la stessa abilità. E che tiro! Con Ale, (quasi) non vale. Il suo essere illegale annichilisce ogni rivale. Non un ruolo marginale in un percorso trionfale. Finale.

George Chivu voto 8. Come dice Mazzola (ambasciator...), meno preciso del consueto. Meno roboante e latitano anche gli elastici. D'altronde era stato decisivo giovedì scorso e Dio solo sa quante altre volte, in questa magica stagione. Un gara "normale" non guasta e perlomeno sono sfuggite alle telecamere dei rivali di lunedì le giocate mirabolanti, quel "palla c'è-non c'è" e il "vedo-non vedo", sempre conturbante. Schicchi.

Omar Gattuso sv. Quando il voto è alto è troppo alto, quando è basso è troppo basso. Sucate.

Diego Ciravegna voto 8. Eccolo qua, la versione piemontese di Bergessio. Una pallina d'acciaio impazzita in un flipper: Diego non molla mai e non ha nessun timore (ma la definirei proprio assenza di qualsivoglia soglia di dolore) di prendere botte. Per quella maglia bianconera si butterebbe in un fiume, probabilmente uscendone sorreggendo qualche trota. Generosità a mazzi, fondamentale come una canna da pesca ben oliata (non so nulla di pesca, mi scuso). Il Ciravegna con più grinta. Muraglia tailandese.

Alessandro Panero voto 8. Una volta sarebbe stata l'ultima pagella. Oggi non è più così perché, paradossalmente, il biondino è meno "star" e più umile. In altre occasioni, con quella quantità di gol sbagliati, avrebbe dato di matto, penalizzando i compagni. Questa volta mantiene la calma, trova in qualche modo la rete e mette così fine ad una lunga astinenza. Dalla panchina è uno spettacolo: c'è chi sta fuori solo per sentirlo commentare le fasi del match. E ho detto tutto. Ma ci aspettiamo comunque il nostro, personale, Pippo Inzaghi. Fratello del figlio unico.

Ivan Costamagna voto 9. E' in un momento di grandissima fiducia e stupefacente forma. In questo stato di grazia non si negozia, con Ivan il Terribile. Spondeggia il giusto e quando si mette in proprio fa malissimo. Inoltre, tiene moderatamente chiusa quella boccuccia dorata: e la New Team è più tranquilla, tutto è vicino e non esiste traffico e non c'è casino. Scorre tutto liscio. Con un Costamagna così si va lontano, fino (e forse oltre) alle Colonne d'Ercole della Uisp. Detta semplice, in finale. Ulisse.

Marco Morra voto 8,5. La campagna mediatica montata dal suo entourage a causa della punzecchiante pagella di qualche settimana fa (quanto è lunga questa frase?) non mi interessa. Posso solo dire che Lorenzo, pure con qualche acciacco e una fastidiosa pubalgia (prendere in considerazione l'idea di non buttarlo per un po'?), si comporta benissimo, garantendo a Mister Mazzola il solito camaleontico apporto. Un po' qua e un po' là, dove capita, fa i stess. Adesso diranno che è piaggeria. Lasciamoli parlare. E' stata una grande prova. MeMorrabile.

Fabio Palladino voto 8. Dov'eravamo rimasti? Ah si, al rigore di giovedì. Riprende esattamente da lì la storia di Fabio e dei suoi piedi fatati. Questa volta l'amico gol non si fa vedere, ma Fabio mostra ancora tanti progressi, soprattutto in fase di suggerimento. E il suggerimento è la fase che precede l'assist e poi, dopo, la rete: dunque nobile almeno, se non di più, quanto le altre due. Ieri ero dall'osteopata: la signora mi racconta di una rottura di un femore, nel dettaglio del "legno verde". E cado dal lettino. Vado a casa con una spalla lussata, ma felice, come un bambino. Campionissimo Fabio. Amarcord.

Mister Mazzola voto 8: la New Team si esprime bene. L'aria dei playoff stimola evidentemente nel modo giusto i suoi ragazzi che volano alla fase successiva. Si attende l'esito del sorteggio e con un occhio si guarda anche alla coppa di mercoledì sera. Adesso è davvero il momento della verità. Quasi di uccidere. Die hard.


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