Il prossimo anno Collisioni si svolgerà sul pianeta del Piccolo Principe |
Un membro dello staff di comepaneegatto è stato a Collisioni 2015, l'evento che da quasi un decennio sconquassa le Langhe con una miriade di artisti/scrittori/musicisti. Un mix di cibo, buon vino e cultura che è già storia in un angolo di Piemonte notoriamente sedato.
Il nostro inviato, accreditato come giornalista, è arrivato a Barolo sabato 18 luglio alle 12.00 circa. Decide di dirigersi verso il parcheggio più vicino a via Alba. Qui la prima novità: le navette non sono più gratuite. Uno zelante addetto spiega modalità di accesso e pagamento. Stupito, il nostro fa notare che le cose sono cambiate e non di poco (9 euro la spesa finale, 3 posti sulle navette più parcheggio), il ragazzo risponde con un punta di stizza che "non lo so, l'anno scorso non c'ero", segno che non è la prima volta, nella mattinata, che qualcuno lo sottolinea. Paga (insieme a fidanzata e amico), ritira i braccialetti e parcheggia. La truppa sale sulla prima navetta che fa la solita inversione a U per risalire fino a Barolo. La biglietteria quest'anno è più su. Qui la seconda novità.
Il biglietto quest'anno costa 5 euro in più rispetto al 2014. Ovvero: 13,05 + 1.95 di prevendita. Il nostro ne ha acquistati 4 e deciso di comprarli su ticketone. 4x15= 60 euro. Più 6 euro per le spese di servizio. Totale, 66 euro. Il vantaggio di acquistare on line è quello ovviamente di accaparrarsi i biglietti prima degli altri e non rischiare sold out. E poi di evitare le code. A sorpresa, i due sportelli ticketone sono assediati, mentre la biglietteria "normale" è deserta. Chi arriva sprovvisto del biglietto paga ed entra, in 5 minuti al massimo. Senza inutili attese. Stesso discorso per chi avuto il clamoroso culo di acquistare su ciaoticket. E c'è anche uno sportello riservato ai clienti UbiBanca. In ogni caso, il sole scotta e la temperatura sale, in tutti i sensi. Il nostro ha preso i biglietti anche per i propri genitori i quali, però, per via del gran caldo, hanno deciso di rimanere a casa. Chiede perciò se sia possibile fare una sorta di cambio, magari acquistandone due per il giorno dopo. Non si può, se ne fa subito una ragione.
Arriva quindi l'atteso momento dell'ingresso, a un'ora circa dall'arrivo nel parcheggio. Il nostro mostra il proprio accredito stampa. Terza sorpresa: l'addetto gli spiega che deve salire, recarsi nella cantina de "I Marchesi di Barolo" (via XXV aprile) e lì ritirare il suo pass. Vero, il nostro aveva letto questa informazione inviata dallo staff ma doveva contemporaneamente ritirare i ticket acquistati. Dopo aver tanto tentennato, aveva deciso di tentare la fortuna. Evidentemente non era la sua giornata. Lo scorso anno il foglio garantiva l'accesso al festival e l'accredito vero e proprio avveniva in un secondo momento, al castello. Da quest'anno no. Quindi non si entra. Inizia così un breve ma intenso scambio di battute con il ragazzo dell'ingresso, il nostro fa per allontanarsi ma torna indietro quando sente proferire la frase "E mi pare anche logico". Ecco, logico proprio no. Logico è predisporre una sola ed unica biglietteria, con uno sportello dedicato al ritiro dei pass per la stampa. Senza rancore, il nostro decide di utilizzare uno dei biglietti destinati ai suoi e fregarsene del pass.
Una volta dentro, beh, è sempre un piacere vedere Barolo stracolma di gente, di tutti i tipi, vagare per le strade, nonostante la calura. Incrociare personaggi famosi, ascoltare Capossela che ammette di essere stato terrorizzato all'idea di tornare, dopo lo sgangherato concerto del 2012. É tutto molto familiare e vicino, ed è questo uno dei segreti del successo di Collisioni. Marco Carta viene palesemente ignorato, la piazza rossa si riempie per Cremonini mentre Fiorella Mannoia afferma che Loredana Berté è in un momento di grandissima forma (!).
Lunedì il nostro si rimette al computer e va sulla pagina Facebook del festival per capire se qualcun altro ha da ridire circa l'organizzazione. Più di uno per la verità. Tipo:
"Più che pubblico li avete trattati come bestie ammassate, che tristezza vedere che di anno in anno l'organizzazione pecchi sempre di più e magari per intascare qualche misero euro in più...Fossi in voi (organizzatori) mi farei un esame di coscienza e mi vergognerei un po'..."
Già, tanta, tanta confusione. Specialmente ieri, domenica 19 luglio. "Me la sono fatta a piedi dal parcheggio fino in paese. Andata e ritorno", mi scrive un amico su WhatsApp. Navette (pagate) inaccessibili. Spiace constatare che chi interviene nella querelle, in qualche caso, lo faccia a sproposito:
"Ps: non siete contenti delle navette? Fatevela a piedi, io l'ho fatta più di una volta e non sono mai morta...Sono sicura che potete riuscirci anche voi!"
Scontate alcune delle repliche:
"Vallo a dire agli anziani, a chi ha problemi motori, a chi ha stampelle o carrozzina"
Fino a:
"Io sono disabile cara...è un mio diritto poter andare a vedere un concerto ed essere sicura e tranquilla, ma sabato non lo sono stata...non tutti possono farsela a piedi, io ragionerei anche su questo prima di parlare...".
Come, a questo punto, dovrebbero fare gli organizzatori. L'anno scorso i disagi dopo il violentissimo temporale e le auto impantanate. Quest'anno i consistenti rincari a fronte di un servizio rimasto tale e quale. Non parlo degli ospiti, francamente non ne ho la facoltà. Ma che Barolo sia improponibile, si vede a occhio nudo. La Provincia, la Regione, i privati, non finanziano? L'idea è buona, svuotate gli armadietti e cercate gloria altrove.
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