Ok ok, titolo un tantino irreverente. Ma come si fa a non cadere nella tentazione di scherzare sulla morte di una persona?
Impresa impossibile nel caso della Iron Lady, Margareth Ilda Roberts, baronessa
Thatcher di Kesteven. Margheritona, come amava essere soprannominata da amici e colleghi di partito, ha dedicato la propria vita alla politica fino a ricoprire, nel 1979, l'incarico di Prime Minister del Regno Unito, unica donna nella storia della nazione che diede i natali a William Shakespeare e Paul Gascoigne, a Philip Marlow e Paul Merson.
Non snoccioleremo qui date, curriculum e memorabili imprese di questa donna tutta d'un pezzo che terrorizzava Mitterand, ossessivamente perseguitato dall'autorità che la bionda figlia d'Albione sprigionava. Non lo facciamo perché francamente c'è chi già l'ha fatto e perché siamo profondamente ignoranti in materia. Ci sono tuttavia alcuni punti particolarmente controversi che non possono essere ignorati: in primis l'amicizia con Augusto Pinochet, un tiranno sinceramente democratico che fu determinante nello scontro con l'Argentina per la rivendicazione delle isole Falkland. Augustone, come veniva chiamato dai più che numerosi desaparecidos (soprannome che evidentemente non gradiva), passò alcune informazioni segrete riguardanti le strategie argentine alla Thatcher e approntò sul suolo cileno un efficiente approvvigionamento di carburante per l'aviazione britannica. In cambio Lady Iron ospitò frequentemente l'amico per un buon tea all'ombra del Big Ben. Fu proprio qui che nel 1998 Pinochet fu arrestato e quindi processato per una cosuccia come crimini contro l'umanità. Mai veramente condannato per motivi di salute, le pesanti accuse comunque non gli impedirono di ricevere, ad esempio, commossi biglietti natalizi da Papa Giovanni Paolo II. Naturale che gli stretti rapporti tra la Premier britannica e il generale cileno abbiano provocato e continuino a generare dubbio e polemica. Finalmente però abbiamo capito le ragioni che rendono speciale e molto sentita la sfida Argentina - Inghilterra: tutta colpa delle Malvinas. E pure un po' della frettolosa espulsione di Beckam durate l'ottavo di Francia '98.
Pertini viene invitato in visita diplomatica a Buckingham Palace dalla regina Elisabetta che, per fare bella figura, prepara una cerimonia pomposa e sfarzosa per accogliere l'ospite: dunque, attende ai piedi del palazzo reale con una carrozza trainata da due splendidi e sontuosi cavalli bianchi, guidata da lacché in livrea; all'arrivo del Presidente, la regina si accomoda insieme a lui all'interno della carrozza. Una volta partiti, proprio sul più bello, quando Pertini si sta compiacendo con la padrona di casa per l'accoglienza degna di un re, uno dei cavalli scoreggia in maniera fragorosa. Subito le gote della regina divengono color porpora, e trasecolando, tutta costernata, dice a Pertini: «Sono davvero desolata, non so come sia potuto accadere…». E il Presidente: «Non si preoccupi, sono cose che capitano… pensi che per un attimo avevo pensato che fosse stata la figlia del droghiere!!».
Era così infatti che il Principe Filippo si riferiva, con disprezzo per le umili origini, a Margareth Thatcher. Bersaglio pure di feroci invettive musicali, con Clash, Iron Maiden, Pet Shop Boys e tanti tanti altri in primissima fila.
Ah Margheritona, quante ce ne hai fatte passare! Il congedo è affidato agli acidi di Mitterand (Margaret Thatcher ha la bocca di Marilyn Monroe e gli occhi di Caligola"!) e alle parole di Drugo Lebowsky
Sai, questo... questo è un caso molto, molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile.
Non era questa la citazione che sognavo. Forse era meglio
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te
Anzi no, ho un'idea migliore
Ah, glielo dico io di cosa sto blaterando. Ho avuto delle informazioni, amico, merda che è venuta a galla. Cazzo, amico!
Ora è perfetta. Farewell Margheritona.
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