giovedì 5 giugno 2014

Cronaca di un'ossessione: "Se non lo vedo giocare, ricorro al metadone"

"Patty, ti piace il calcio? - "Vuoi vedere dove ho un pallone tatuato?"


Piccole ultras crescono. Ve la ricordate Patty, la super tifosa della New Team, che impazziva per le prodezze dell'adorato Oliver Hutton? E' tornata. Anzi, in realtà non se n'è mai andata.

Ha continuato a seguire le vicende dei bianconeri di Cherasco, anche dopo che "Holly" è finito in quella brutta storia di traffico di organi, il ritrovamento del corpo di Roberto Sedinho in fondo al maaaar e la notizia del divorzio tra Bruce Harper e Tom Becker.
Appassionata, imperterrita, combattiva. Una vera ultrà. Tutti i lunedì sera, da ottobre fino a giugno inoltrato, segue le avventure della squadra del cuore. Lì a bordo campo, col bandierone, urla a squarciagola per tutta la partita e ne parla per il resto della settimana al Pub, con le amiche, mentre attende quelle 2-3 ore per un cheeseburger e tracanna birra gelata. Nulla la ferma, nulla la scoraggia. Neanche gli approcci di Robertone.

Ci ha contattato lei, perché ha qualcosa da dire. Un'ossessione da condividere. E noi l'abbiamo incontrata.

Allora Patty, passano gli anni ma la tua passione rimane intatta. Come te la spieghi?
Non credo sia una cosa sana in effetti. Ma non posso farci nulla: sono nata su una gradinata e la prima parola che ho pronunciato è stata "daspo". Non c'è stata una persona che mi ha influenzato: mio padre adorava gli shangai e mia madre era appassionata di origami, due persone pacifiche e totalmente innocue. La mia aggressività è innata: se i bambini nascono con le idee di sé, Dio e il mondo, io sono nata con il calcio, il tifo e Oliver Hutton.

Nota dolente. Hai più sentito Oliver?
(Si accende una sigaretta) No. Non so dove sia, né cosa stia facendo. Dopo le immagini del cervello congelato nel frigorifero della sua casa a Malibù, ha perso completamente la magia. Se penso a quante giocate ancora poteva regalare mi viene male. Ma è passato. Non ne voglio più parlare.

Ci hai chiamato perché hai un peso da toglierti. Quale?
Beh, devo confessare una cosa: dopo tanti anni, credo di avere di nuovo un punto di riferimento. Un atleta per cui indossare fascia rossa e camicetta blu con bottoni dorati, tutti i maledetti lunedì e coppe comprese. Si chiama Alessandro Panero. Non mi sentivo così dai tempi di...avete capito di chi. Ho visto tutte le sue partite e posso citare a memoria le sue statistiche. E guai a chi lo tocca in campo, dopo deve vedersela con me.

Che cosa ti affascina di questo fortissimo giocatore?
E' un bomber: come gli arriva la butta dentro. Non perde occasione per rintuzzare gli avversari. Se chiudo gli occhi lo vedo scherzare durante il riscaldamento con le sue battute antisemite. Ha tutto per essere l'idolo dei tifosi. Ma io l'ho scoperto prima di tutti gli altri. Dunque posso osannarlo solo io e nessun altro. E quando non gioca - Mazzola, ma sei rincretinito?! - sto a rota. A volte l'unico modo per passare la settimana è il metadone.

Sarai sicuramente più leggera dopo questa confessione. Parliamo di New Team: questa sera semifinale piuttosto complicata. Come andrà a finire?
Sono troppo di parte. Ma dico che se Panero sarà tra i 7 non ci sarà storia. Se Lumino pretende di vincere senza il suo apporto, allora confermerà la propria incapacità. E' Panero la stella che riluce, è lui che conosce la strada. Forza New Team, ma guferò se Alessandro non giocherà titolare.

Ovvio. In chiusura: Patty, hai 63 anni, sei disoccupata, non hai un uomo perché t'invaghisci, non corrisposta, del primo bomber che passa...non è forse arrivato il momento di appendere il tamburo al chiodo?
Assolutamente no. E rimangiati quello che hai detto. Pezzo d'asino. Io ti rompo il c***! Faccia di c****! 

E' stata una bella chiacchierata. E una bella storia. Quella di una non più ragazza e del calciatore che le fa battere il cuoricino. A lieto fine? Chissà. Intanto c'è una semifinale da vincere. New Team, adelante!


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