martedì 15 aprile 2014

Novello Gonfi - New Team: le pagelle



La New Team ce l'ha fatta. Con qualche patema di troppo. Ma il fine giustifica i mezzi. O almeno così dicono. Certo è che se l'obiettivo è vincere, ci vogliono Ben Affleck prestazioni.


Francesco Torta voto 7,5. Peppi dà il meglio nel post partita, quando entra in pizzeria e non esce con una pizza. In campo è attento, i 3 gol lo vedono sostanzialmente incolpevole. Forse disturbato dal forte vento di Novello, tende a respingere un po' troppo con i pugni, invece di bloccare e rendere più serena la serata storta di tanti compagni. Comunque più che sufficiente, gira a meraviglia. Roller.

Dario Marengo voto 6. Tra i più positivi. Parte dalla panchina, per una sera non è capitano. Inizia bene, poi si adatta al clima di apatia generale, cercando spesso di alzare il pallone: in una di queste occasioni centra la punta avversaria che ringrazia e insacca. Esce e rientra in mezzo al campo, alla Patrick Vieira, solo un po' meno bravo negli inserimenti. Mostra orgoglioso la bacheca dei trofei e ne ha ben donde. Pavone.

Francesco Rossi voto 7. Deve mettere più di una pezza per non far naufragare una nave particolarmente fragile. Lo fa come al solito con grande grinta e sapienza, vecchio lupo di mare abituato a ben altri oceani. Del marinaio ha l'espressione beffarda e la tendenza a non farsi travolgere dagli eventi. Anzi, è spesso lui a travolgere eventi, avversari e chiunque abbia il pelo di mettersi sulla sua strada. Non sta facendo vita sana, ma non se ne accorge nessuno. Estrazione matematica di classe. Poeta maledetto.

Enrico Meli voto 6,5. Il prez è tra i 7 di partenza. Non si emoziona e gioca una gara cerebrale, costellata da spunti degni di nota, soprattutto quando si tratta di impostare e far partire l'azione. Tanti minuti rispetto al solito, in generale è ordinato e diligente. Quando dietro si pasticcia non è in campo. O forse si, ma è bravo a mimetizzarsi. Un talento anche quello. Mezzo voto in più, ma facciamo anche 3/4 di voto, per l'eroica uscita dal campo dopo lo sparo del cecchino che lo centra sulla caviglia. Soldato Ryan.

Alessandro Saitta voto 8. Salvatore della patria, l'unico davvero lucido in zona terminale e in fase d'impostazione. Entra come sempre dalla panchina e spezza la gara in due: c'è un avanti e un dopo Saitta. Faro in una serata problematica per tanti bianconeri. Diventerà ancora più fondamentale adesso. Con o senza mani, per le giocate importanti si passerà da lui che può calciare da tutte le posizioni e fisicamente straripa. Go to guy.

Marco Morra voto 5,5. Ben nascosto. Si vede troppo poco: da lui ci si aspetta molto ma molto di più. Invece appare timido, bloccato. A sua difesa va detto che gioca dalla parte cieca del campo, dove i riflettori non osano. Prima della partita si bulla del passato, poi in campo fa Houdini. Oltretutto a fine partita piange davanti ai giornalisti: "Non me la passano...". Partita la colletta per un nuovo pupazzo di peluche: però dopo giochi bene, va bene Marco? Voglio diventare grande.

Daniele Merlo voto 5. Non me ne voglia, ma le pagelle sono crudeli. Combina davvero poco il capitano per una sera. Sta là sulla fascia: ineccepibile dal punto di vista dell'impegno, ma quei piedi fanno davvero ciò che vogliono, vale a dire che hanno vita propria. Che non dev'essere neanche un granché, a giudicare dai risultati. Ma Danny è ancora molto giovane: può e deve crescere, soprattutto dal punto di vista della tecnica di base. Apprezzabile l'elicottero. Why always di stinco?

Diego Ciravegna voto 6. Arruffone. Sotto tono rispetto alle ultime uscite, Diego patisce il gigantone che lo marca stretto. Trova raramente la profondità ed è insolitamente impreciso nei movimenti. Ma non è tutta colpa sua. Anzi. Lo salva l'atteggiamento, sempre propositivo, la voglia di sacrificarsi e la versatilità. Ma il fatto di venire al campo in tuta  probabilmente ha intaccato il suo spirito guerriero. E poi sveglia quando si tratta di unire i tavoli! (Cretino).

Omar Gattuso 4. Inguardabile. Gli anni a Brandizzo e Leinì buttati nel cesso.

Alessandro Panero voto 6. Prova insufficiente ma voto 8 all'intelligenza di questo ragazzo che in un'occasione potenzialmente esplosiva esclama "Porca miseria!", salvando la sua squadra dalla seconda inferiorità numerica della serata. Dal punto di vista meramente tecnico rimane anche lui sottotraccia, schiacciato nella morsa dell'attenta difesa avversaria e da un centrocampo amico che lo supporta poco e male. Logico che Lumino lo lasci "marinare" a lungo in panca. Tornerà comodo quando il clima sarà più caldo: come riscalda gli animi lui, nessuno mai. Piccolo fiammiferaio.


Fabio Palladino voto 4,5. "Il talento è quella cosa che ti capita mentre stai facendo il formaggio con le pere". Sturm und drang. Un bouquet di emozioni, tutte in una sera. Fabio apre le marcature con una conclusione fantastica, a giro sul primo palo, come dice il manuale del calcio. Ma poi chissà cosa gli passa per la testa. 3' più tardi l'arbitro ferma il gioco: Fabio è a due passi, si scusa e sorride. Non si capisce che cosa stia succedendo. L'arbitro estrae il cartellino rosso e lo espelle. I 14 in campo si guardano intorno, increduli e basiti. Fabio guarda il rosso ed emette un sommesso "Addirittura!". Quindi sorride di nuovo, imbarazzato, incrocia lo sguardo di qualche compagno ed ammette: "Mi è scappata...". Poi prende la via degli spogliatoi. Fabio ha bestemmiato. E' ricascato nell'antico vizio. Cosa frulla in testa a questo ragazzo? Si rende conto che potrebbe essere uno dei primi tre del giochino? Adesso di nuovo tutti a parlare della sregolatezza, dell'incapacità di crescere, di un talento che non sfonderà mai e del Deuteronomio. Mazzola fin qui è sempre stato molto tollerante, anche e soprattutto perché Fabio è uno di quei giocatori che può cambiare una partita: d'ora in poi però si farà sul serio e la pazienza ha una data di scadenza. A maggior ragione in una squadra così pulita, in cui il più cattivo al massimo può esclamare un "Porca Miseria!". Alla soglia dei 30 anni deve decidere cosa fare da grande: può continuare a bestemmiare e offendere Dio, oppure può iniziare il cammino della redenzione. O alla peggio fare come fanno tutti e travisare: zio maiale, porco zio, diocesano, porca marianna, zio merdoso, cristo risorto, porca madosca e così via. Bestemmiare è stupido. Dio è gioia. Blasfemo.

Mister Daniele Mazzola voto 6. La formazione iniziale sa di "ho il titolo in tasca". E non è da lui. I suoi ragazzi faticano più del previsto e i cambi tardano ad arrivare. Spiazzato dall'espulsione prematura di Palladino. Alla fine la vince, ma forse ha ancora la testa alla rimontona granata Cerci-Immobile. Che tenga la testa sul collo perché d'ora in poi non si scherza più. Svagato.

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