Veloci veloci, che il tempo dura poco. Dolcetto o scherzetto per i sopravvissuti della New Team?
Francesco Torta detto Peppi voto 7,5: l'inizio dei suoi è da brividi. Gli avversari arrivano facilmente, da ogni buco. Ma Peppi non è decisamente il tipo di portiere che si fa prendere dal panico. Sbroglia l'ordinario e aspetta sulla riva del fiume che passi la tempesta. Quindi, nel finale, vola per i soliti giapponesi che lo seguono da bordo campo. Leopardiano.
Dario Marengo voto 8,5: I-L-CA-PI-TA-NO! Lo sai per un gol, io darei la vita...è il caso di citare capitan Zanetti per raccontare la partita di Darione. Che sull'uomo è implacabile e gestisce al meglio il vero jolly di questa squadra, ovvero suo cognato Dieguito. Non soffre la mancanza di Rossi. E firma anche il gol, punto esclamativo di una prova di orgoglio e classe. Non importa in quanti si va al campo: conta chi si ritrova al pub. Lumberjack.
Diego Ciravegna voto 8: Houston abbiamo un problema. Diego sa fare anche il difensore centrale. Oltre ad andare a trifole, essere la punta di diamante (e di sfondamento...bomber) di un'azienda in forte espansione, sul rettangolo verde è camaleontico. Quindi verde. Disimpegna con precisione e dopo la sfuriata iniziale dei rivali di turno è senz'altro tra i migliori. Manca il gol ma chissene. Ragù.
Alessandro Saitta voto 9: per me è il man of the match. E spiego: qualità a bizzeffe unita ad una corsa invidiabile. E' lui il vero quid rispetto a giovedì scorso. Se non sbaglio realizza una doppietta, tanto per gradire. Annichilisce, fisicamente soprattutto, i propri avversari. Corre, crea e infiamma la platea. Grazie para existir. Se non c'era bisognava inventarlo. E fa tutti i ruoli. Mago.
Marco Morra voto 9: ex aequo. Quanti gol ha fatto ieri? Tutti quelli che di solito mette dentro al panino. In mancanza delle femminucce che lamentano impegni o malesseri ectoplasmatici, è lui il vero punto di riferimento offensivo. Regge l'impatto con la retroguardia e quando si gira sono guai. Tutto nero per gli stopper in bianco-verde. Rigenerato dalle amorevoli cure della lisergica creatura di Lewis Carroll. Una pillola ti fa grande. Asso di cuori.
Fabio Palladino voto 8,5: oh oh oh, grida Babbo Natale sulla slitta. E così fa anche il resto della New Team ammirando la smagliante forma fisica del ragazzo da Virginia Union University. Si scalda come un prof, segna il terzo gol consecutivo e stupisce per brillantezza e lucidità mentale. Continuo a pensare che siamo di fronte ad un grande rifinitore, più che ad un utilizzatore finale di assist. In ogni caso, da leccarsi i baffi. Fonzie.
George Chivu voto 8,5: ingresso alla "Meli" per George. Come dice giustamente il capitano, toglie la maschera da saldatore 30 secondi prima di infilare gli scarpini (se ne accorge perché non riusciva ad allacciarli). Da manovale ad ingegnere, in un battito di ciglia: George scala la piramide sociale, disegnando assist principeschi e giocate memorabili. Oh, l'elastico è un marchio depositato. Non toccate quel virtuosismo tecnico. Mr. Fantastic.
Daniele Merlo voto 8: come lotta! Conquista anche un paio di palloni: è indomito il tuttofare della New Team, concentrato e granitico. In più rimane sveglio per più di mezz'ora e anche questa è una novita. Ciliegina della serata il gol: deviazione sottoporta da punta consumata, l'uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Uno nella vita deve sapersi arrangiare: e lui i gol li sa fare, tutte e cose sa fare. Un po' Merlo, un po' Pruzzo: Merluzzo.
Daniele Mazzola detto Lumino voto 9: merita voto altissimo, al pari dei migliori. Torna lui in panca le acque si chetano. La New Team riprende la marcia, calmando i bollenti spiriti e ritrovando il perfetto equilibrio psicofisico. Gestione ineccepibile dei cambi. Rivela al mondo il Ciravegna stopper. One is meglio che two. Faro.
Ah, quasi dimenticavo. Voto 10 allo stile Palladino. Boxer e maglietta in tinta. Che giocatore anche fuori dal campo! Principe azzurro!
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