venerdì 29 novembre 2013

Scherzo spesso con il fuoco. Ma solo quand'è di buon umore

Una lampada trifacciale vista da Albi Peisino in acido

Altrimenti non provate neanche ad avvicinarvi. Seguivo il filo logico del titolo. Vado con il post. Domanda: che cosa vi aspettereste di trovare nello scantinato di una redazione giornalist...editoriale? Nella fantasia di bambino immaginavo vecchie stampanti, monitor datati, towers, mouse, tastiere e tantissimi libri. Sto mentendo, non ho mai immaginato lo scantinato di una redazione. Ma trovarci una trifacciale è stato davvero inaspettato. Coperta tra l'altro da un drappo color porpora. Il tumore alla pelle è stato rappresentato in molti modi, ma non è mai stato tanto evocativo, tanto forte. Il porpora, a rappresentare la sofferenza, il flagello a cui ci espongono i raggi UV. Lo scintillio della macchina (e tornano i Pink Floyd, sempre e comunque), sfavillante, seducente, abbagliante, ci attira a sé col miraggio della perfezione estetica, dell'abbronzatura imperitura di un dio azteco che nemmeno l'inverno cuneese potrebbe scalfire.

In definitiva: non c'è mestiere in cui conti così poco avere un bel faccione, tantomeno color pastello dodici mesi all'anno. Serve destrezza, abilità, velocità di pensiero e una buona/ottima padronanza del lessico. Da qui la seconda domanda: come può colui che usufruisce abitualmente di una tale diavoleria - e dunque adoratore del dio apparire - apprezzare la bellezza di un fegato ben scritto? E dunque, può mai essere il padrone della baracca? Che non ammette una certa ignoranza (niente di male, io non saprei ad esempio quale crema abbronzante scegliere), ma anzi ha la pretesa di ficcare il naso e svilire il lavoro di chi invece due o tre cose le saprebbe? 

In un mondo normale forse no. Ma questo è un grande paese. Questo è il sogno italiano in azione, proprio sotto ai nostri increduli occhi. Così è, se vi pare. Non vi pare? Cazzacci vostri.

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